venerdì 30 marzo 2012

IL RATTO DELLA FELICITA' (prima parte)

ovvero IL POTERE DELLA STUPIDITA'

Isabella Consoli


RiformaMentis:  Una cosa semplice: le cose si muovono, quindi richiedono la conoscenza. Una cosa difficile: le cose possono essere fermate, quindi richiedono la giustificazione. 

 Un giorno trascorso da mesi, il gestore del negozio di alimentari sotto casa m’impegna in una sorprendente conversazione semiseria sul tema della stupidità umana rivelandosi esperto da poterne scrivere in trattato.  D’allora amo pensarlo un “Maestro Raro” della vicenda umana, al pari dei rari buoni pensatori, bravi scrittori, in generale gli esperti che tendono a essere esperti del movimento lodevole. A costoro, stupidità vuole, si addica il mormorio stampa; di tanto in tanto un cenno, il tale autore ha scritto la tal cosa. 
Condividendo pienamente il pensiero di Nicholas Taleb (intelligente, simpatico, allegro economista dissidente) dico: gli esperti che tendono a essere i non esperti – li chiamo i masterizzati -  segnatamente gli economisti, gli addetti alle previsioni finanziarie, i professori di finanza, gli studiosi di politica, gli Esperti di rischio, i funzionari di Banca dei regolamenti internazionali, i consulenti finanziari -  incarnano il “tristo verbo dell’immutabile” che ci sorprende da tutti i possibili mezzi di comunicazione. Omnipresenti a giustificare l’ultimo stupidogma alla moda, “sacrificatevi per non essere sacrificati”, vale a dire: datevi fuoco per non bruciare, tagliatevi le gambe per non cadere, invocate il diavolo per scacciare Satana.
il fatto che siano pensati utilissimi (a giustificare l’irragionevole) si evince osservando la consuetudine sociale: il non senso e portatori raccolgono milioni di seguaci, da vivi e da morti. Non si spiegherebbe altrimenti la lunga prosperità di troppo stupidario ideologico-politico. 
 Sarebbe opportuno demolire certezze e schemi per far funzionare le cose; concentrandoci su ciò che non vogliamo riconoscere: il mal funzionamento delle mondo causato dalla stupidità umana; e ancora: dimostrando la stupidità l’effetto della mancata rinuncia al bisogno della stupidità, il quale bisogno  mi permetto di tradurre la svendita del libero pensiero al pratico pensiero collettivo dove immoralmente quanto stupidamente, la morale di un gruppo diventa la morale di tutti. Morale della favola le tesi dei “volontari del libero pensiero” vengano prese a cuore da una ristretta élite. Atteggiamento che dà ragione ai detrattori dei pensatori, dimostrado infine come le èlite in generale si autoleleggano e non vengano elette.  Per tanta scoperta imbarazzante, è scritto che gli entusiasti del dogma (l’oca ipernutrita  –senza saperlo- per il suo delizioso fegato) rischiano l’esplosione senza esserne consapevoli, i seguaci del libero pensiero sono preparati ai grandi eventi che certamente sorprenderanno gli altri a fegato in mano!  A troppi che hanno appalaudito Bersani o Bonino dogmatici del populismo oggi è scoppiato il fegato scoprendoli sinistramente simili e intercambiabili ai tecnocrati, per inciso, la dogmatica degli infanticidi prenatali Bonino, una membra onoraria del gruppo Bilderberg. 

Per tirare le somme, i dogmatici i politici, il loro fans, non dimostrano una volta ancora che la stupidità calò sul pianeta in dose massiccia, dimostrano una volta per tutte che in terra è sovrana la desolante voglia della stupidità. Che governi il mondo si evince da come il mondo è governato. In altre parole, la prova indiziaria della stupidità umana  consiste nell’insopprimibile voglia di stupidità, la prova regina si trova nelle opere della stupidità, le quali sono calcolabilissime e stanno sotto gli occhi di tutti. Attualmente le opere e i giorni dello stupidismo popolare imperversano anche sui Social. Talune bacheche trasformate in chiese per quanta dogmatica venga spacciata per divulgazione scientifica, sia pure introdotta da: "Io dico che”. Per una sorta di appropriazione indebita del “Credo all’ultima moda” favorita dal sostanziale, praticissimo anonimato del social-scrivente 
Io dico che gli Ufo stanno per sbarcare sul terzo pianeta (la Terra). Io dico che dovete credere negli angeli di luce perché ve lo dico io, un generale degli angeli (nessuno sa da chi eletto, ma pazienza) Io dico che il pensiero quantistico (nessuno sa quale sia) è espansivo e chi non lo pratica è un servo del Male (il pensiero non quantistico?)  Io dico che (il più imbarazzante) la cupola del NWO appartiene alle 13 famiglie legate tra di loro da un Dna multiplanetario, sorta di umanoidi nominati i Rettiliani, nati da una fusione genetica con una stirpe extraterrestre nordica! Forse i terroni non piacciono nemmeno fuori dalla terra! Certamente non piacciono ai fuori di testa.   
A contare gli innumerabili elogi e i “mi piace” che raccolgono mi viene la tentazione di scrivere l’elogio della stupidità. A me va bene quando mi leggono in venti, a coloro va male quando letti e approvati da ventimila!  Nondimeno, dato il postulato: la generazione spontanea è un non senso - in terra nulla si crea nulla si ditrugge -  anche lo stupidismo popolare è derivazione di uno stupidismo  di èlite che qualche studioso, all’incirca dalla prima  guerra mondiale e sue cause occulte, timidamente indica la ledership psico-economica confezionata in alto loco (in loco Rettiliano) allo scopo di asservire le masse a tutti i possibili stupidogmi atti a  condurle alla catastrofe economica, per conseguenza alla dispersione di ogni possibile statuto psico-morale pubblico e privato. 
Instupidite (corrompete) le masse e le affamerete, affamate le masse e le instupidirete, l’azione regina della stupidocrazia. Infatti dove stia il piacere nell’autoproclamarsi  gli eletti di una massa di instupiditi affamati davvero non arrivo a spiegarmelo. È tuttavia il solo mezzo che i sub umani hanno scovato per sentirsi superiori agli umani!  A buon punto di questo plurisecolare attacco all’economia della ragione (pari alla perdita del senso dell’umorismo) l’alto loco (gli supidocrati) sta diramando l’ordine di prendersi cura delle tali pecorelle smarrite, liberarle degli eletti nefasti, raccoglierne in seno i  beni, accecarle della fede nel NWO! 
Che nel Rigor Montis vi siano elementi rettiliani?   
Ciò avviene in stretta obbedienza al protocollo dei pastori mondialisti, nominati da qualcuno gli appartenenti alle varie massonerie “deviate”, le quali dire al plurale e dire deviate è altamente stupido. 

 La Massoneria è una "ecclesia". A imitazione della odiata Chiesa Cattolica possiede in ogni parte del mondo diocesi parrocchie parrocchiani missioni banche vescovi e cardinali, similmente nominati, diversamente chiamati. Ma uno è il pensiero, una la società di uomini raccolti e  riuniti  secondo quale principio (evidentissimo) ci ostiniamo a non capire, ma universalmente noto lo scopo di eleggersi il supergoverno mondiale, per conseguenza la sola e unica fede-religione dei popoli.  La società dei Liberi Fratelli Muratori (liberi dal cristianesimo lo scopo dell’aggiunta ai già più che sufficienti Fratelli Muratori) conferma la propria deviazione morale rispetto alla normale prassi esistenziale degli uomini di buona fede e di buon senso i quali non sentono l’esigenza di riunirsi per decidere di essere superiori agli altri uomini. E a Dio in persona, per chi ci creda ovviamente, come ovviamente credono i Massoni, altrimenti impossibile autoeleggersi i superiori.  Il guaio che costoro siano spiritualmente e filosoficamente degli sciocchi creduloni si evince dal terzo emendamento della “mistica massonica” il quale prevede decidere le sorti collettive degli uomini dopo essere diventati dei diversi da loro. Perché un uomo si possa credere diverso dall’altro uomo deve credersene il superiore. Per sentirsi superiore all’altro uomo questo uomo superiore deve credersi (oltre che un rettiliano) pari soltanto a Dio, anzi superiore a Dio. Già che l’uomo esiste in forma umana ed è verificabile,  mentre Dio esiste soltanto in forma di ipotesi.  È inverificabile.  In sostanza è più facile credere in un uomo dio che in un dio non uomo.  Come tale il massone agisce a imitazione del Messia. Solo, il Messia agì alla luce, il massone agisce nell’occulto! Mi perdonino i signori massoni se li contrassegno con la iniziale minuscola, m, ma a casa mia non riconosco uomini superiori a me. Se scrivo me, e non Me, scrivo massoni e non Massoni. 
La spocchiosa e ridicola negazione del libero arbitrio afferma la macroscopica caduta nella più turpe ignoranza filosofico-teologica. Per giunta la libertà pratica di essere e di fare che i Framassoni non sanno riconoscere nemmeno per loro stessi (costretti all'alloggiamento sennò addio superiorità) viene a recitarli una volta per tutte dei sub-umani.  
 Semiseriamente parafrasando Welles: gli studiosi del pensiero massonico ne hanno sistematicamente ignorato la stupidità per dedicare  un’enorme produzione di letteratura alla sua intelligenza. L’unica cosa che sappiamo con certezza è che l’intelligenza massonica non è mai stata misurata con i praticissimi test di intelligenza.  Misuratisi i liberi fratelli con la filosofia ed avendo perso per ko,  ai punti con il buon senso, se i massoni siano o non siano intelligenti diventa inifluente, già che non lo sono certamente abbastanza per sapere che cosa sia l’intelligenza, quindi essi stessi non sanno chi e che cosa sono! 
Invero come recita più di uno studioso della questione massonica: la maggior parte dei Frammassoni non superano i tre livelli inferiori,i cosiddetti “Gradi Azzurri”.Essi non hanno idea degli scopi ultimi di quell’organizzazione.Persino quelli che arrivano al livello apparentemente più alto,il 33° livello del Rito Scozzese,ne sanno relativamente poco.Soltanto una ridottissima minoranza passa dai vertici della sua “singola” setta segreta ai più alti livelli degli Illuminati.A questi livelli sono collegate tutte le maggiori società segrete. 
In tal senso sono davvero degli dei, mancando totalmente dei valori intellettuali che distinguono gli uomini, segnatamente il senso del ridicolo. Tuttavia essi sono convinti che non sapere chi essere e cos’essere, il not to be, il sono Nessuno, confermi divina la natura della loro stupidità. 
Morale della favola: proprio la stupidità massonica predica l’Onniscienza massonica. L’Onnipresenza massonica (sono dappertutto) l’Onnipotenza massonica, possono tutto! il che è verissimo, sanno tutto, sono dappertutto, possono tutto. Come nessuno, quindi come Dio.  

In conclusione se il concetto della deviazione batte nel cuore massonico, solo la deviazione dalla deviazione ha qualche possibilità di rientrare nella normalità! Esistono probabilmente individui meno stupidi che si mettono surretiziamente all’obbedienza degli statuti della cosa massonica, (per diventare qualcuno, altro che nessuno, e curare i propri interessi personali), insomma deviati in relazione alla morale societaria, affatto alla morale comune che ampiamente prevede che la gente si faccia gli affari propri e voglia diventare qualcuno. Discutere di massoneria deviata è oggettivamente fare del non senso come fanno in televisione i “Soliti Idioti”.  Diciamo la massoneria “deviata” la messa in azione di “apparenti”sottoprodotti eretici o l’espediente adottato dalla Casa Madre per gettare fumo negli occhi d’altrettanti sciocchi creduloni, un  gioco di specchi dove la realtà non è quella che si vede, ma quella che vien fatta vedere, una sorta di realtà “speculare”, come la stupidità è speculare all’intelligenza.  Per analogia, la matrice spirituale che ha motivato la nascita della società dei Liberi Muratori, cui gli Illuminati di Baviera o il gruppo Bilderberg o la Trilateral Commission espressioni attive, è sempre soltanto una: la stupidità umana e la trista creduloneria.
La scommessa massonica una riedizione del peccato originale, (diventare come Dio)  annuncia ancora e sempre la stupidità degli s-commettitori. Il tempo che hanno da perdere, la mancanza di originalità e del senso dell’umorismo. Sosituirsi agli dei e comportarsi come tali non ha prodotto una risata sulla bocca a qualcuno.   Al contrario non se ne calcolano i danni. In specie all’economia del buonumore, certamente alla quota di felicità cui ognuno ha diritto, la quale scippata da costoro e immagazzinata in qualche buco del loro paradiso di aria fritta, questi sommi economisti della stupidità non sono neppure in grado di far fruttare. Altrettanto i  pregiati governanti, loro fratellastri, perché i prodotti di un dio minore, la politica.  Chi abbia colto la fortuna di vedere un tecnocrate ridersela di gusto secondo me è morto all’istante. In Italia trucidato dal verbo Esodato e sciolto nell’acido della miseria. Anche linguistica.  Da chi annunciata la miseria? Dall’economia stuprata dalla finanza, dalla catastrofe morale e intellettuale delle Democrazie Europee?  

Affatto, dalla stupidità umana, ma di una specie eletta


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